Non appartiene alla famiglia dei cereali, in quanto trattasi di una Poligonacea annua.
Il frutto è un achenio trigonale, bruno, contenente una massa farinosa bianca.
Ha all’incirca le medesime caratteristiche generali dei grani di cereali, tanto che una volta spogliato dal tegumento legnoso (18-20%), si può trarne una farina per alimentazione umana (polenta di grano saraceno).
Rispetto all’orzo e mais fornisce meno principi nutritivi (dal 15 al 25% in meno) in particolare amidi, grassi e proteine . In compenso queste ultime risultano con un discreto valore biologico, migliore addirittura della soja.
Il contatto con la pianta di grano saraceno può dare fagopirismo (una sindrome da intolleranza), problema, per altro, mai riscontrato con il consumo di semi.
Analisi chimica sul S.S. grano intero proteina greggia 10%; grassi greggi 2%; fibra greggia 16-20%; ceneri gregge 2,2%.
Indicato per uccelli granivori ed onnivori in miscela con altri semi.