La circolazione, negli uccelli, è doppia e completa, come nei mammiferi. Questo significa che il
sangue venoso non si mescola mai con quello arterioso.
Il cuore presenta due atri e due ventricoli completamente separati. Due vene cave, anteriore e
posteriore, sboccano nell’atrio destro, da qui il sangue entra nel ventricolo destro, poi va nelle
arterie polmonari e ai polmoni (piccola circolazione); da qui, con le vene polmonari, il sangue
arriva all’atrio sinistro, passa nel ventricolo sinistro, per proseguire nell’arco aortico destro (unico
arco aortico), dal quale (grande circolazione) originano due arterie anonime, ognuna con tre rami
(carotideo, brachiale e pettorale). L’arco aortico si continua nell’aorta dorsale, che si ramificherà
nel resto del corpo è presente un sistema portale epatico.
Gli uccelli sono endotermi ed omeotermi: la temperatura corporea è molto elevata, 40-42°C in
media, correlata all’elevato metabolismo; molto elevate sono anche la pressione sanguigna e la
frequenza cardiaca, con circa 400 pulsazioni al minuto nel pollo, che arrivano fino a 1000 nei
colibrì. Il raffreddamento corporeo avviene per evaporazione, con aumento della frequenza
respiratoria; concorrono alla dispersione del calore i sacchi aerei e sono presenti vari meccanismi
di scambio termico, sia per conservare che per eliminare calore, come i dispositivi scambiatori di
calore in controcorrente nelle reti vascolari degli arti.
Alla base della rinoteca si aprono le narici, connesse alle coane poste sopra la cavità boccale. Sul
pavimento della faringe si trova la glottide, da cui parte la trachea, all’estremità distale della quale,
in corrispondenza della sua biforcazione, si trova la siringe, organo di fonazione esclusivo degli
Uccelli, che può avere struttura più o meno complessa, con o senza membrane interne e muscoli
vocali; queste strutture mancano negli struzzi, nelle cicogne, negli avvoltoi. Le due metà della
siringe sono indipendenti e quindi possono produrre suoni diversi simultaneamente; per la portata
del canto è importante anche la risonanza dovuta ai sacchi aerei. La trachea può essere molto
allungata e convoluta, accolta nel vano della carenatura sternale, specialmente negli uccelli che
volano ad alta quota. Alla siringe segue la biforcazione bronchiale verso i due polmoni, che sono
strettamente incastrati tra le coste e poco dilatabili, nei quali l’aria ha un flusso unidirezionale in
senso caudo-craniale; negli uccelli non sono presenti alveoli polmonari, ma capillari aerei, sede
degli scambi respiratori, i quali decorrono parallelamente a capillari sanguiferi e si riuniscono in
canali sempre più grandi, fino ai parabronchi; questi sono in comunicazione anche con i sacchi
aerei, che per semplicità possiamo dividere in due gruppi principali, quelli anteriori e quelli
posteriori: l’aria inspirata viene immessa nei sacchi aerei posteriori e da questi passa ai polmoni,
poi ai sacchi aerei anteriori ed infine viene espirata. In tal modo, perché un singolo bolo d’aria
percorra l’intero apparato respiratorio, sono necessari due successivi cicli respiratori di
inspirazione ed espirazione. Gli uccelli hanno un sistema di sacchi aerei interconnessi ai polmoni,
che oltre ad alleggerire l’animale, rendono possibile un maggior afflusso di ossigeno ai possenti
muscoli delle ali. Per far percorrere all’aria l’intero sistema, un uccello deve effettuare due cicli
respiratori di inspirazione-espirazione. Questo sistema, che comporta un flusso unidirezionale
dell’aria all’interno dei polmoni, è così efficiente nel sottrarre all’aria l’ossigeno che certi uccelli
possono volare a quote altissime.
Cuore e polmoni sono separati dagli altri visceri da un delicato setto obliquo.(Subacchi Annalisa)